Smartphone (e tappetini di gomma di 2 euro): le armi a sorpresa per respingere l’attacco russo a Kiev- Corriere.it

2023-01-05 18:21:07 By : Ms. Agnes Zhang

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I chatbot di Telegram «come i partigiani dietro le linee naziste nella seconda guerra mondiale». Ma anche i trucchi «low cost» dei difensori e gli errori delle truppe di Mosca: un mix di fattori ha evitato la caduta della capitale dell’Ucraina

È la prima guerra dei droni . Non solo quelli militari, ma anche quelli civili che da noi si comprano nelle catene di elettronica, che gli ucraini stanno usando con grande abilità e profitto per individuare da lontano gli invasori russi e dare coordinate precise all’artiglieria dei difensori. Ma è anche la prima guerra degli smartphone , che - come emerge da dettagli raccontati tra l’altro dal Financial Times - hanno giocato un ruolo decisivo nel respingere l’avanzata russa su Kiev .

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Il tentativo di prendere la capitale è fallito per una combinazione di fattori : la geografia, l’impreparazione degli attaccanti, l’astuzia ucraina, le armi moderne fornite dagli occidentali ma anche gli smartphone, usati per la prima volta nella storia militare come strumenti , con un’importanza paragonabile a quella dei razzi e dell’artiglieria.

Il Financial Times racconta di come gli ucraini abbiano sfruttato trucchi geniali e low cost , come utilizzare i “karemat ”, dei tappetini di schiuma da 2 euro : «Li tenevamo sulla testa, impediscono ai droni termici russi di rilevare il calore umano . Così ci potevamo muovere di notte».

Ma come sono stati usati invece gli smartphone? Cercando di capitalizzare la ricchezza di informazioni digitali che circolava in rete, l’Sbu (l’intelligence ucraina) ha creato un chatbot. Ovvero un software automatico, opportunamente programmato, che funziona sui canali dell’app Telegram , la piattaforma che più di tutte ha occupato il centro della piazza digitale in questa guerra. Il bot, chiamato "Stop Russian War ”, ha permesso di mandare in rete la posizione dei mezzi russi, con tanto di fotografie e video in tempo reale. In un secondo momento, i funzionari ucraini hanno reso ancora più facile per i cittadini caricare le posizioni dei nemici attraverso l'app Diia , un portale governativo per i documenti digitali (come le patenti di guida e i pass Covid) utilizzato da milioni di ucraini.

Le informazioni “crowd-sourced” venivano verificate da droni militari prima di passare le coordinate all’artiglieria ucraina o all’aeronautica . I tantissimi video che mostrano resti carbonizzati di mezzi russi sulle strade di Bucha, Hostomel e Irpin, città non distanti da Kiev, sono diventate una conferma dell’efficacia della strategia di Kiev.

«Le persone intrappolate dietro le linee russe che usavano i chatbot hanno dato vita a una versione del XXI secolo dei partigiani che agivano dietro le linee naziste durante la seconda guerra mondiale» ha detto, citato dall’FT, Mstyslav Banik, un alto funzionario del ministero della Trasformazione digitale che ha creato Diia .

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Quando i russi si sono resi conto di quello che stava accadendo, hanno iniziato a girare di casa in casa per sequestrare smartphone, computer portatili e qualsiasi altro dispositivo , secondo testimoni citati del quotidiano economico britannico. Poi, per tagliare fuori gli ucraini nei territori occupati, le truppe di Mosca hanno cominciato a distruggere le antenne di trasmissione della rete 4G . Ma questo ha reso impossibile agli stessi russi utilizzare il loro sistema criptato , che necessità del 4G (un altro caso di auto-sabotaggio dei russi, come avevamo raccontato nella vicenda della morte del generale russo Gerasimov). La comunicazione tra le unità, di conseguenza, è diventata ancora più difficile, rendendo più complicato seguire il piano d’invasione stabilito.

Gli errori decisivi dei russi sono stati anche altri, come il danneggiamento della diga Kozarovychi sul Dnepr , che ha inondato la pianura, e il resto l’ha fatto l’accanita resistenza ucraina a Irpin e a Horenka, che se conquistate avrebbero spalancato la porta di Kiev ai russi. Ma oggetti che ormai consideriamo banali e spesso futili, come i cellulari, hanno giocato un ruolo preziosissimo, per la prima volta nella storia militare.

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