Consumi di gas in calo: le imprese puntano al risparmio - Partitaiva.it

2023-01-05 18:08:35 By : Mr. Francis Yang

Secondo gli ultimi dati disponibili, il consumo di gas in Italia è notevolmente diminuito. A risparmiare sono imprese e proprietari di edifici e fabbricati, di fronte ai rincari che il gas e l’energia elettrica hanno subito negli ultimi mesi.

Le imprese scelgono sempre più spesso di diminuire i consumi, per risparmiare sulle bollette di luce e gas, che al momento comportano una grossa spesa sia per le famiglie che per le aziende. Per farlo, mettono in atto strategie specifiche.

Lo smart working è una delle soluzioni preferite dalle aziende per risparmiare sul riscaldamento, quindi sul gas e sull’energia elettrica. A beneficiarne non è solamente l’ambiente, ma anche l’economia delle aziende. Si ipotizza che i livelli attuali di consumi siano scesi e attualmente stanno eguagliando i dati relativi al 2013. Vediamo nel dettaglio cosa è cambiato.

Attualmente i consumi di gas sarebbero in diminuzione, e si torna all’utilizzo di questa risorsa a pari livello degli anni 2012-2013. Le motivazioni sono da riscontrare principalmente nell’aumento del prezzo che queste materie prime hanno incontrato, a causa di diversi fattori, in tutta Europa.

Secondo i dati di Snam Rete Gas e del Ministero dello Sviluppo Economico, in Italia nel 2022 i consumi di gas sono scesi notevolmente, per cui il paese ha utilizzato meno di 69 miliardi di metri cubi di questa risorsa, almeno 7,2 miliardi in meno rispetto all’anno precedente.

Il calo dei consumi è dovuto a diversi fattori, primo tra tutti il rincaro delle bollette nel 2022. Tuttavia anche l’arrivo di un inverno mite e della decisione di ridurre i livelli di riscaldamento nelle abitazioni ha contribuito a questo trend.

Va evidenziato anche un dato importante, che riguarda la tipologia di consumi: a diminuire drasticamente l’uso del gas non sono solamente i proprietari di fabbricati e abitazioni civili, ma soprattutto le imprese. Le aziende infatti contribuiscono maggiormente a questo calo di consumi, spinte dalla necessità di risparmiare sulle spese annue.

I rincari delle bollette di energia e gas hanno colpito infatti anche il tessuto produttivo italiano, e le PMI, che hanno avviato iniziative come “Bollette in vetrina” per denunciare la difficoltà nel pagamento di cifre molto elevate per l’approvvigionamento di gas e luce. Tuttavia, molte imprese hanno deciso di adottare metodi alternativi per svolgere le attività, tra cui l’uso dello smart working.

Le imprese hanno scelto di adottare strategie per risparmiare sul gas, ma anche sull’energia elettrica. Questo trend riguarda sia le grandi industrie che le piccole attività commerciali, messe alla prova dai rincari e che si sono trovate talvolta di fronte al rischio di chiusura.

Tra le strategie intraprese, vi sono quelle di diminuire le temperature negli ambienti, direzione presa anche per le abitazioni civili. In alcuni casi si è scelto di modificare i metodi di produzione per consentire un maggiore risparmio, e alcune piccole attività hanno impostato orari di apertura differenti per limitare i consumi.

Anche le grandi industrie si sono trovate di fronte ai rincari, e spesso hanno cumulato debiti sulle bollette di gas e luce. Lo stato nel frattempo ha introdotto alcune misure, riconfermate anche per i primi tre mesi del 2023, per garantire crediti di imposta sulle spese per le bollette, sia per le aziende energivore, sia per le piccole attività commerciali come bar e negozi.

Una delle soluzioni più convenienti, per le imprese che possono adottarle, è quella di utilizzare lo smart working, ovvero il lavoro da remoto, per garantire un risparmio sui consumi presso uffici e locali. Alcune aziende hanno infatti deciso di lavorare a distanza per risparmiare su diverse spese, come:

In quest’ottica, lo smart working dove è applicabile è una valida soluzione per limitare il consumo di gas per il riscaldamento durante i mesi invernali, ma anche per la climatizzazione in quelli estivi.

Qual è invece l’andamento attuale del prezzo del gas? Una buona notizia arriva sull’oscillazione dei prezzi di questa materia prima, che attualmente è in discesa. Si prospetta che il costo possa rimanere nei prossimi mesi intorno a 76,3 megawattora, con una conseguente riduzione delle tariffe generali.

Tuttavia prima di vedere gli effetti in bolletta, bisognerà ancora attendere, per cui le variazioni non avranno un impatto immediato. Per le imprese arriva anche una notizia positiva: tra le ultime decisioni prese dall’Europa vi è anche quella di impostare un tetto al prezzo del gas, in modo da monitorare e limitare i continui rialzi.

La norma prevede che se il gas arriverà a 180 megawattora in Europa, per tre giorni, scatterà un blocco, che consenta a imprese e famiglie di non assistere a ulteriori rialzi. La misura ha una certa flessibilità, perché potrà essere revisionata in caso di necessità di approvvigionamento maggiore.

Ci sono voluti diversi mesi prima che il provvedimento fosse stabilito con precisione, tuttavia si tratta di un cuscinetto che va a tutelare anche il tessuto imprenditoriale del continente, e che il governo italiano ha apprezzato. Queste nuove regole verranno introdotte dal 13 febbraio 2023, tuttavia al momento si intravede una discesa dei prezzi, che potrà portare numerosi vantaggi all’economia del paese.

Il consumo di gas è in calo in Italia, e sono principalmente le aziende ad adottare strategie di risparmio di questa materia prima. Tutti i dati nell’articolo.

Il consumo del gas in Italia nel 2022 ha raggiunto quasi 69 miliardi di metri cubi di gas, cifre inferiori rispetto agli anni scorsi. Si tratta di livelli al pari del 2012.

Le imprese possono adottare diverse strategie per abbassare i consumi del gas, tra cui l’adozione dello smart working, dove è possibile.

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